giugno 24, 2012

h.00.10

Pioggia, oggi non mi basti.

Vorrei assopirmi
e tu mormori
e mormori
ancora
ancora
e ancora
e mi dici "aspetta!"
e io ti dico "che cosa?"

"Che io porti il tuo sospiro".

2 commenti:

  1. C'era il vento caldo.

    "Dove andiamo?"

    C'era da Immaginarsi questo messaggio lasciato su ogni luogo in un cui si sarebbe arrivati, e intanto il vento caldo.
    Con le ginocchia che puntano sulla terra e la schiena che dà al cielo terso.
    Eppure bisogna ripartire.
    quale è il prossimo 'indirizzo'?
    quando si va da qualche parte mettiamo il caso che ogni essere umano diventi portatore sano di un simbolico postino.

    - "dove andiamo?"
    - "se dessi retta a me partiremmo subito per la Bretagna o la Normandia."
    - "è perché ti piace il sidro".
    - "è la prima cosa che associo al vento caldo. è solo per questo, sai? è dura ammettere che le associazioni siano razionalmente inutili e intellegibilmente complesse."
    - "ti piace lavorare qui?"
    - "mah sì. credo che sia meglio spendere sudore sulla terra che lacrime sulle illusioni infrante"
    - "è una frase che ha una sua sensatezza"
    - "purché tu non mi dica che sono saggio. non sono ancora pronto per tale epiteto".

    Dove andiamo.
    Dove si potrebbe andare? C'è abbastanza qui da non lasciare troppo desiderio di sogno che possa prendere il sopravvento.

    - "ti dirò... voglio appoggiare la schiena a quel noce e riposare qualche minuto"
    - "per me va bene"

    E' così caldo il vento.

    - "Quel cane corre come uno stupido. Con questo caldo è persino incomprensibile. E' buono, ma non riesco a trovarci niente che mi ricordi una parvenza d'intelligenza, da come si muove a come ti guarda"
    - "E' vero, mentre lavori viene lì e si butta a terra per farsi accarezzare"
    - "E' affettuoso"
    - "Già"
    - "Allora forse sbaglio a dire che sia stupido. in fin dei conti è buono. Un buon cane affettuoso non può essere stupido."
    - "A me fa venire in mente quegli adulti che sono cresciuti solo nel corpo e per il resto sono rimasti dei bambini"
    - "Come se stesse aspettando qualcosa"
    - "In che senso?"
    - "non lo so... mi è venuta così, senza un motivo".

    Soffia vento, soffia quanto devi.

    - "Ora ci assopiremo e ci sveglieremo in arkansas"
    - "la strega dell'est?"
    - "lei"
    - "il sentiero di mattoni gialli"
    - "la città di smeraldo e via dicendo"
    - "l'uomo di latta, billina, ozma di oz"
    - "me lo leggeva mia madre, da piccolo"
    - "che cosa?"

    il vento caldo usciva dalla bocca, ripetutamente. il vetro si appannava lasciando in evidenza un messaggio: impronte digitali e passaggi di straccio.

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    1. ti dirò...andrò ad appoggiare la schiena a quella finestra e riposerò qualche minuto.

      (se mi addormento e mi sveglio in arkansas poi ti racconto)

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